FORTIFICAZIONI DELLA GRANDE GUERRA
DAL LAGO DI GARDA, AL MONTE BALDO,

DALLA VAL D'ADIGE ALLA LESSINIA

Grandi opere belliche - forti, strade, acquedotti, teleferiche, trincee - che cambiarono il destino delle montagne veronesi


Documentario di circa 53 minuti.

Argomento mai affrontato in un documentario professionale. Si tratta di un'opera unica che racconta come, in un giro videoturistico, le straordinarie e importanti fortificazioni fra Baldo, Garda, Val d'Adige e Lessinia, furono costruite e/o riadattate in funzione della Prima Guerra Mondiale, ma che rimasero inutilizzate e che, quindi, in larga parte sono arrivate "intatte" ai giorni nostri.

Possiamo quindi, in un volo a largo respiro, passare dalle opere di rifugio in grotta come quelle presenti sulla gardesana orientale, proprio lungo la statale, alle grotte e depositi di Novezzina, artisticamente realizzate dagli scalpellini del posto, con materiale locale che donano alle strutture un "tocco" strano ed artistico per opere belliche, così come alcune trincee, per poi passare in val d'Adige con i forti di costruzione austroungarica di notevole fattura ingegneristica come il Forte di Rivoli fino alla Lessinia con la sua serie di fortificazioni come la Batteria Monticelli, il Forte Santa Viola, le opere fortificate come malga Pidocchio con relativa caserma.

Ma se, oggi, questo enorme patrimonio storico e architettonico è arrivato a noi in alcune sue strutture ancora intatto o visitabili, dipende dal fatto che, seppur inseriti in zona di confine, allora, e in zona considerata operativa - pensiamo solo che a forte Masua erano presenti 6 cannoni da 149 mm. in cupola corazzata e 4 cannoni da 87mm - dopo lo scoppio del forte Verena a causa di un proiettile nemico che provocò la morte di 40 artiglieri, dal luglio 1915 fu deciso il disarmo di tutte le fortificazione di confine. Fortificazione comunque attive, che restarono come opere di seconda linea con valenza logistica, di collegamento, di deposito.

Il documentario vuole raccontare eventi molto spesso inediti legati a queste strutture in modo tale che il turista, il visitatore, lo spettatore, passando poi a fianco di queste opere "che ampiamente restano sconosciute ai più anche se visibili" possa capire quanta storia, a volte anche di sofferenza umana, sia passata dentro e a fianco di queste opere, ora mute testimoni di tempi passati.

Il documentario è dedicato agli avvenimenti della Grande Guerra.

Da visitare, vedere e toccare per rivivere la storia attraverso un percorso che si sviluppa fra paesaggi unici in Europa, dove natura e storia si integrano in modo straordinario.